Antonio Moresco ” Gli Esordi “

Poeti in zona

Il BAD è lieto di ospitare Antonio Moresco, uno degli autori più interessanti del panorama narrativo contemporaneo, il libro ” Gli Esordi ”
edito da Mondadori sarà presentato dall’artista Marco Palasciano.
Per l’occasione sarà inaugurata la mostra ” 1+3= esperienze” opere di Pasquale Truppo, Salvatore Di Vilio, Imma Indaco, Antonio D’agostino.
Visitabile fino al 16 Marzo 2012 previo appuntamento.
Antonio Maresco
Nato a Mantova nel 1947, dopo un’infanzia segnata dall’esperienza del collegio religioso e una lunga militanza nella sinistra extraparlamentare (entrambe narrate in forma trasfigurata nella prima e nella seconda parte del romanzo Gli esordi), verso la fine degli anni Settanta ha intrapreso un sofferto apprendistato letterario, protrattosi per quindici anni e terminato con la pubblicazione nel 1993 dei tre racconti di Clandestinità.
Nel 2003 è stato tra i fondatori del blog collettivo Nazione Indiana (sua è l’idea del nome), da cui è uscito con altri membri nel 2005 per fondare la rivista telematica e cartacea Il primo amore. Ha scritto:
Clandestinità (Bollati Boringhieri, 1993) La cipolla (Bollati Boringhieri, 1995) Lettere a nessuno (Bollati Boringhieri, 1997) Gli esordi (Feltrinelli, 1998)La visione (conversazione con Carla Benedetti, KKP, 1999)Il vulcano (Bollati Boringhieri, 1999) Storia d’amore e di specchi (Portofranco, 2000) La santa (testo teatrale, Bollati Boringhieri, 2000) Canti del caos (parte I, Feltrinelli, 2001) L’invasione (Rizzoli, 2002) Canti del caos (parte II, Rizzoli, 2003) Lo sbrego (Holden Maps – Bur, Rizzoli, 2005) Scritti di viaggio, di combattimento e di sogno (Fanucci, 2005) Zio Demostene (Effigie, 2005) Merda e luce (Effigie, 2007) Le favole della Maria (Einaudi, 2007, Premio Andersen 2008) Zingari di merda (Effigie, 2008) Lettere a nessuno (Prima e Seconda parte, Einaudi, 2008) Canti del caos (Parte I, II e III, Mondadori, 2009) Gli incendiati (Mondadori, 2010) Gli Esordi (Ristampa per Mondadori, 2011)I principali temi della poetica di Antonio Moresco: una solitudine astratta e inguaribile; una realtà contaminata e insana, instabile, obliquamente attraversata dalla costante presenza del sogno e dell’incubo, ripetizione, ansia, vacuità di ogni sforzo; uno stile separato, asciutto, preciso fino all’ossessione, un iperrealismo che avvicina talmente ogni oggetto ed elemento della scena da sfocarlo e renderlo inafferrabile.Gli Esordi é la prima parte della trilogia L’increato, che comprende anche Canti del caos e Gli increati.
Il romanzo è diviso in tre sezioni corrispondenti a tre diversi momenti della vita del narratore-protagonista:
La scena del silenzio si svolge tra un collegio religioso e la villa di campagna in cui il protagonista è convalescente, chiuso in un misterioso mutismo.
La scena della storia racconta la sua frustrante esperienza nell’estrema sinistra e termina con la sua decisione di aderire a un gruppo terrorista.
La scena della festa è ambientata a Milano dove il protagonista, diventato uno scrittore in attesa di esordire, incontra nuovamente un personaggio della prima parte, ora diventato un inquietante editore.Gli Esordi è un’opera diseguale e rovente, prodiga fino allo stordimento. Ripropone, fusi e riarrangiati, temi e modi delle opere precedenti ma con un’ampiezza di orizzonti che non aveva trovato spazio fino ad allora. Moresco si fa più conscio del proprio stile peculiare, della propria “voce” che diviene nota caratteristica della sua opera. Se per i racconti di Clandestinità era ancora possibile cercare parentele e affinità, Gli esordi costituiscono davvero una novità assoluta nel panorama della letteratura italiana contemporanea.


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